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Planung und Implementierung des Fragebogens

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Präsentation zum Thema: "Planung und Implementierung des Fragebogens"—  Präsentation transkript:

1 Planung und Implementierung des Fragebogens
DER FRAGEBOGEN: ZIELE, AUFBAU, FORMULIERUNG DER FRAGEN Übersetzung: / Tradotto da: Scuola Secondaria di secondo grado; Argomento: Questionario – Obiettivi ( ); Pacchetto: S2.D.1

2 INHALT Definition und Ziele Planung des Fragebogens Konzeptualisierung
Abfassung Überprüfung

3 Definition und Ziele Was ist ein Fragebogen Ein «Messgerät»:
es sammelt systematisch Merkmale, Verhaltensweisen oder Meinungen der Befragten. ein «standardisiertes Kommunikationsinstrument»: es erleichtert die Kommunikation zwischen Interviewer und Befragten die Fragen werden allen in der gleichen Form gestellt die Fragen haben für alle Befragten dieselbe Bedeutung Il questionario è uno strumento di misura, infatti si tratta di una schema di intervista altamente strutturata la cui funzione è quella di raccogliere in modo sistematico caratteristiche, comportamenti o opinioni dei rispondenti, ovvero le informazioni sulle variabili qualitative e quantitative oggetto dell’indagine. Inoltre, si definisce uno strumento di comunicazione, in quanto consente di facilitare l’interazione tra il ricercatore, il rilevatore e l’intervistato; oltre a ciò il questionario è uno strumento di comunicazione standardizzato: le informazioni raccolte devono essere confrontabili tra loro, pertanto le domande devono essere rivolte a tutti nella stessa forma e devono avere lo stesso significato per tutti i rispondenti. 3

4 Planung des Fragebogens
Erste Phase: Definition der Ziele und Konzeptualisierung Zweite Phase: Erstellung des Fragebogens Dritte Phase: Kontrolle des Fragebogens Le fasi che caratterizzano la costruzione di un questionario sono tre: definizione degli obiettivi e concettualizzazione; redazione del questionario: scelta della struttura e della formulazione delle domande; verifica del questionario: controlli sul campo che devono contribuire a valutare la validità del questionario come strumento di misurazione e comunicazione. 4

5 Planung des Fragebogens: erste Phase
Definition der Ziele und Konzeptualisierung sich über dasThema informieren die Variablen ermitteln, die zu den einzelnen Themen erhoben werden die Zielgruppe des Fragebogens ermitteln La prima fase di definizione degli obiettivi e concettualizzazione consiste in: Documentarsi sull’argomento: la ricerca bibliografica è importante per esaminare l’esistenza di informazioni/dati già disponibili sul tema e verificare se eventuali domande da inserire nel questionario siano state già utilizzate in altre indagini; questo consente di avere una maggiore conoscenza del fenomeno che si intende esaminare e dei suggerimenti per come strutturare il questionario; Individuare delle variabili da raccogliere rispetto ai temi d’interesse: preparare una lista di variabili e non direttamente le domande. Evitare quelle variabili che non sono strettamente necessarie allo scopo dell’indagine per non creare un onere eccessivo sui rispondenti; Identificare i destinatari del questionario

6 Planung des Fragebogens: zweite Phase
Erstellung des Fragebogens die logische Reihenfolge der behandelten Themen festlegen prüfen, ob Folgendes verwendet werden soll: Filterfragen Kontrollfragen Rückblickende Fragen Fragen zu sensiblen Themen Formulierung der Fragen Domande retrospettive: sono quelle domande che richiamano alla memoria del rispondente fatti avvenuti nel passato e pertanto implicano uno sforzo di memoria

7 Planung des Fragebogens: Erstellung
Die logische Reihenfolge der behandelten Themen festlegen eine Reihe von Fragen zum gleichen Thema vorbereiten und vermeiden, bereits behandelte Themen erneut anzusprechen; weiters darauf achten, dass die Fragen eine logische und stimmige Reihenfolge haben die Fragen müssen so angeordnet werden, dass sie nicht die Antworten der nachfolgenden Fragen beeinflussen die Reihenfolge der Themen so festlegen, dass keine extremen Sprünge entstehen Nella redazione delle domande prevedere sezioni omogenee per tematica: predisporre una sequenza di domande che riguardano lo stesso argomento, evitando di tornare su argomenti già trattati, inoltre fare in modo che i quesiti seguano un percorso logico e coerente; tuttavia occorre che le domande poste siano collocate in modo che non condizionino le risposte a domande successive (ad esempio, se si vuole fare una domanda sulla soddisfazione del proprio stato di salute, è bene non fare prima quesiti sulle caratteristiche specifiche della propria salute che potrebbero focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti sgradevoli e quindi condizionare le risposte successive) impostare la successione degli argomenti/temi in modo da non creare salti radicali, quindi è consigliabile prevedere transizioni graduali fra un tema e l’altro.

8 Planung des Fragebogens: Erstellung
Die logische Reihenfolge der behandelten Themen festlegen Trichterprinzip: von den allgemeinen zu den speziellen Fragen umgekehrter Trichter: von den spezifischen zu den allgemeinen Fragen Per facilitare il rispondente nella risposta alle domande senza operare dei condizionamenti si utilizzano uno dei seguenti stili: la successione a imbuto: si passa da domande generali a domande particolari per dare tempo al rispondente di focalizzare l’attenzione e familiarizzare sul tema proposto. Tale tecnica è particolarmente utile per valutare sensazioni e atteggiamenti. la successione ad imbuto rovesciato: si antepongono le domande specifiche a quelle più generali. Utili quando si desidera raccogliere opinioni meditate su un determinato argomento, ovvero induce l’intervistato a rispondere alla domanda generale finale dopo aver vagliato tutti gli aspetti particolari della questione (tramite le domande precedenti). Tale tecnica è particolarmente utile per valutare situazioni oggettive.

9 Planung des Fragebogens: Erstellung
Verwendung von Filterfragen prüfen von der Antwort auf die Filterfrage hängen mehrere Fragebogenabschnitte ab die weitere/n Frage/n nach der Filterfrage gehen so sehr ins Detail, dass dies für diejenigen, welche die Voraussetzungen zum Antworten nicht erfüllen, frustrierend wird sie wird zu einem Instrument, um die Antwort nicht zu beeinflussen (im umgekehrten Fall besteht die Gefahr, dass derjenige, der eine „nicht zutreffende“ Frage beantworten soll, aufs Geratewohl antwortet) Non tutte le domande devono essere rivolte a tutti i rispondenti. E’ necessario quindi prevedere alcuni quesiti che selezionino il sottogruppo di persone a cui sottoporre le domande successive. E’ auspicabile l’utilizzo di domande filtro quando: dalla risposta alla domanda filtro dipendono diverse sezioni del questionario (ad esempio nell’indagine dell’Istat «Aspetti della vita quotidiana» viene posta una domanda filtro: «Con che frequenza si informa dei fatti della politica italiana?»; Per il sottogruppo che non risponde «mai», la domanda successiva riguarda il modo in cui ci si informa della politica italiana, e se lo si fa attraverso Internet, per il sottogruppo che risponde «mai», la domanda successiva riguarda i motivi per cui non ci si informa mai di politica. L’assenza della domanda filtro creerebbe un appesantimento per i rispondenti di entrambi i sottogruppi) la domanda o le domande successive alla domanda filtro entrano talmente nel dettaglio da diventare frustranti per chi non possiede i requisisti per rispondere (ad esempio, nell’indagine Istat «Viaggi e vacanze» la domanda filtro: «si è spostato/a pernottando almeno una notte fuori dalla località dove vive per uno dei seguenti motivi personali: weekend, piacere, svago, visita a parenti ed amici, motivi religiosi, trattamenti di salute o cure termali?» Successivamente, a chi risponde «sì» viene chiesto quanti viaggi personali sono stati fatti, e successivamente se fra questi, ci sono viaggi che sono stati effettuati abitualmente tutte le settimane nello stesso luogo: A chi risponde «sì» viene chiesto il numero di viaggi personali abituali, ecc. Omettere la domanda filtro metterebbe in imbarazzo il rispondente che non ha fatto alcun viaggio) diventa uno strumento per non condizionare la risposta (ad esempio, piuttosto che chiedere direttamente «Quanti libri ha letto negli ultimi 12 mesi?» è più corretto chiedere «Ha letto libri negli ultimi 12 mesi?». In questo modo, si evita il rischio di creare imbarazzo per chi non avesse letto nessun libro a fornire una risposta veritiera)

10 Planung des Fragebogens: Erstellung
Verwendung von Kontrollfragen prüfen um die Übereinstimmung und Zuverlässigkeit einer vorhergehenden Antwort zu überprüfen sie werden in geeignetem Abstand von den Fragen, die geprüft werden sollen, eingefügt sie stellen die gleiche Frage, wie die, die geprüft werden soll, aber abgeändert Esempi di domande di controllo: si chiede prima l’età in anni compiuti, e poi l’anno di nascita per verificare la correttezza della prima risposta.

11 Planung des Fragebogens: Erstellung
Verwendung von rückblickenden Fragen prüfen wenn der Befragte an vergangene Ereignisse erinnert werden soll ungefähr in der Mitte des Fragebogens stellen sie sollen das Gedächtnis stimulieren, ohne die Erinnerung zu beeinflussen Vorschläge: den Bezugszeitraum der Frage verringern einen Fragensatz stellen, um die Erinnerungen zeitlich einzureihen eine ausreichende Anzahl von Antwortalternative vorschlagen, um das Gedächtnis anzuregen auf ein Tagebuch zurückgreifen Le domande retrospettive sono quelle che richiamano alla memoria del rispondente fatti avvenuti nel passato e pertanto implicano uno sforzo di memoria; l’Istat consiglia di collocarli verso la metà del questionario per evitare che all’inizio il rispondente non sia più disponibile all’intervista e alla fine sia troppo stanco. Un buon quesito retrospettivo ha lo scopo di sollecitare la memoria del rispondente senza influenzarne i ricordi. Perciò è bene: ridurre l’intervallo di riferimento della domanda; porre una batteria di domande per collocare a livello temporale i ricordi proporre un buon numero di alternative di risposta per sollecitare la memoria se necessario, ricorrere a un diario Esempi: nell’indagine Istat «Famiglia e soggetti sociali» si ha l’obiettivo di cogliere la numerosità, la sequenza e le caratteristiche principali di alcuni eventi personali (figli, matrimoni, interruzioni lavorative), allo scopo di risalire alle vicissitudini matrimoniali, di fecondità e di lavoro. Tuttavia, riferendosi a eventi avvenuti nel passato degli intervistati occorre mettere in atto tutti gli strumenti che facilitano il processo di ricostruzione mnemonica delle informazioni. In primo luogo, occorre raccogliere l’informazione sul numero complessivo di eventi sperimentati (numero totale di figli propri avuti, numero di matrimoni, numero di interruzioni lavorative); una volta identificata la numerosità dei singoli eventi, si procede a raccogliere le rimanenti informazioni per ciascuno di essi, a partire dal primo accaduto in ordine di tempo (data di nascita del primo figlio, sesso del primo figlio, se è nato all’interno o al di fuori di un matrimonio o se è stato adottato o affiliato, anno in cui ha smesso di vivere con i genitori) e passando al successivo (secondo figlio) solo dopo aver esaurito la batteria di quesiti a esso riferiti. Avere a disposizione degli schemi e griglie di raccolta delle date e delle altre informazioni relative agli eventi, si è dimostrato particolarmente efficace per la raccolta delle informazioni retrospettive. Nella rilevazione Istat «Viaggi e vacanze», la raccolta delle informazioni su vacanze “brevi” e “viaggi di lavoro” ha creato notevoli problemi di raccolta dei dati, in relazione a modalità di spostamento, destinazioni, spesa, eccetera. E’ stata importante la scelta di un adeguato periodo di riferimento: infatti le vacanze di breve durata e i viaggi di lavoro sono soggetti, più delle vacanze di maggiore durata, a problemi di “memoria”, che causano mancata rilevazione del viaggio o suo collocamento temporale errato. Un periodo di riferimento di 12 mesi, quale appunto quello usato nelle indagini sulle vacanze condotte fino agli inizi degli anni Novanta, può risultare adatto a cogliere le vacanze di lunga durata, ma non è certo idoneo alla rilevazione di soggiorni di durata inferiore e ai viaggi di lavoro. Per l’acquisizione di informazioni su queste tipologie di soggiorni, è necessaria l’individuazione di un arco temporale di riferimento più contenuto che ne favorisca il ricordo. Pertanto, la scelta è ricaduta sull’individuazione di un periodo di riferimento di tre mesi. Il diario: nella rilevazione dell’Istat «Uso del tempo» si osserva come le persone organizzano la propria giornata. La rilevazione consiste nella compilazione di un diario che consente di conoscere in modo dettagliato il modo in cui ciascun rispondente ripartisce le 24 ore tra le varie attività giornaliere, gli spostamenti, i luoghi frequentati e le persone con cui le ha trascorse.

12 Planung des Fragebogens: Erstellung
Verwendung von Fragen zu sensiblen Themen prüfen z.B. bei Fragen über Drogenkonsum oder erlebte Gewalterfahrungen die Fragen gegen Ende des Fragebogens stellen, wenn sich eine Vertrauensbasis zwischen Interviewer und Befragtem gebildet hat I quesiti su temi delicati riguardano fenomeni che indagano su aspetti della vita personale del rispondente e pertanto potrebbero innescare meccanismi psicologici: indagini sul consumo di droghe o sulla violenza sulle donne. E’ necessario porre queste domande verso la fine del questionario quando si è instaurato un clima di fiducia tra intervistatore e rispondente, per sfruttare la maggiore disponibilità ormai acquisita e per non rischiare che un rifiuto possa compromettere l’acquisizione delle informazioni collocate sull’ultima parte del questionario. Esempio: indagine Istat «Sicurezza delle donne» si propone di rilevare e descrivere: l’estensione del fenomeno della violenza extrafamiliare e della violenza domestica. I quesiti più delicati sono posti alla fine del questionario.

13 Planung des Fragebogens: Erstellung
Formulierung der Fragen: Sprache Unter Berücksichtigung des Themas, das untersucht werden soll, und der Grundgesamtheit der Erhebung einfache Begriffe verwenden Fachbegriffe vermeiden genaue Begriffe verwenden direkte kurze Fragen verwenden Negativformulierungen vermeiden die Antwort auf die Fragen nicht beeinflussen Beispiele machen, um das richtige Verständnis der Fragen zu klären Nella formulazione dei quesiti è essenziale utilizzare un linguaggio comprensibile ai rispondenti. Pertanto occorre prendere in considerazione almeno due aspetti fondamentali: l’argomento che si vuole trattare e la popolazione di riferimento oggetto di indagine. L’Istat, che svolge molte indagini presso le famiglie, fa particolare attenzione a questo aspetto, in quanto i rispondenti presentano livelli culturali differenti. In tal caso il linguaggio deve essere chiaro e comprensibile anche agli intervistati con più basso titolo di studio. Ecco alcuni accorgimenti che devono essere adottati: usare termini semplici: adottare un vocabolario di comprensibilità immediata, termini comunemente utilizzati sui quali ci sia bisogno di meno chiarimenti possibili. evitare termini tecnici: eliminare l’uso di termini non immediatamente comprensibili, o conosciuti solo da poche persone (ad esempio, la domanda « secondo lei negli ultimi dieci anni la propensione a sposarsi è aumentata, diminuita o rimasta uguale?» contiene il termine tecnico propensione che non è molto conosciuto. Pertanto è meglio essere più «imprecisi» tecnicamente, ma più chiari per i rispondenti. È meglio quindi formulare così la domanda:» secondo lei negli ultimi dieci i matrimoni sono aumentati, diminuiti o rimasti uguali?»). Quando è indispensabile utilizzare termini tecnici è necessario affiancare definizioni e spiegazioni. Usare termini precisi: la chiarezza e la precisione sono due aspetti essenziali nella scelta dei vocaboli. Vanno evitate parole con doppio significato e ambigue. usare domande dirette brevi, evitando troppe precisazioni: se un quesito si presenta troppo lungo è più facile che il rispondente perda il filo del discorso e si confonda nella risposta. evitare espressioni in negativo: i quesiti che fanno uso di negazioni risultano difficilmente comprensibili, è quindi preferibile esprimerli in forma affermativa. Ciò vale ancora di più nei casi di doppia negazione (ad esempio sarebbe estremamente complicato chiedere: «Lei è contrario a non consentire……»). non influenzare la risposta alle domande: non utilizzare termini con significato dispregiativo o elogiativo (ad esempio, è sbagliato chiedere: «Lei pensa che l’elevato numero di ore che i bambini passano guardando la televisione abbia un impatto negativo sul loro comportamento? Nella formulazione del quesito si afferma che il numero di ore è elevato, non si dubita che queste comportino un impatto, si chiede se l’impatto è negativo. Il quesito influenza la risposta. Il quesito dovrebbe invece essere posto in questo modo: «Pensa che il numero di ore che i bambini passano davanti alla televisione: a) abbia un impatto positivo; b) abbia un impatto negativo; c) non abbia alcun impatto»). quando è il caso, è consigliato utilizzare degli esempi che chiariscano la corretta interpretazione delle domande.

14 Planung des Fragebogens: Erstellung
Formulierung der Fragen: Vorbereitung der Fragen Festlegen, wie viel Freiheit dem Befragten bleibt: offene Fragen (freie Antwort) Sie geben dem Befragten die Möglichkeit, so zu antworten, wie er möchte und unter Verwendung von eigenen Worten geschlossene Fragen (vorgegebene festgelegte Antwort) Sie sehen von vornherein vorgegebene Antwort- möglichkeiten vor halboffene Fragen (gemischte Antworten) Sie sehen eine Reihe von festgelegten Antwortmöglich- keiten und eine letzt Antwortmöglichkeit „Anderes (angeben)“ vor Einfache Antwort Mehrfachantwort Nella preparazione delle domande occorre decidere quanta libertà lasciare all’intervistato nell’articolazione della risposta, quante diverse risposte si possono accettare per la stessa domanda, ecc. Le domande si distinguono in: Le domande aperte o a risposta libera lasciano all’intervistato la possibilità di esprimersi nella forma che preferisce, utilizzando parole proprie senza che nulla gli venga suggerito Le domande chiuse o a risposta fissa predefinita prevedono delle alternative fisse di risposte predefinite, lasciando quindi al rispondente il compito di scegliere tra le risposte possibili quella che meglio si adatta al suo caso. Un esempio di domanda chiusa è la domanda gerarchizzata, che presenta delle modalità che devono essere ordinate secondo una scala di preferenze (ad esempio, «Dati i seguenti programmi televisivi, si ordini in base alla preferenza (da 1 maggiormente preferito a 7 meno preferito). Le domande semiaperte o a risposta mista prevedono un insieme di possibili risposte già fissate e poi un’ultima risposta con la modalità «altro (specificare)» Le domande chiuse e semiaperte possono essere a risposta semplice, se l’intervistato può scegliere una sola risposta tra quelle previste, a risposta multipla se l’intervistato può selezionare più di una risposta.

15 Planung des Fragebogens: Erstellung
Formulierung der Fragen: offene Fragen Vorteile: minimales Risiko der Beeinflussung der Antwort einzig mögliche Fragen, wenn man das untersuchte Phänomen nicht gut kennt nützlich bei sensiblen Themen Per poter valutare appieno l’importanza di tali domande è necessario esaminare attentamente vantaggi e svantaggi che esse presentano. I vantaggi delle domande aperte (o a risposta libera): Il rischio di condizionare la risposta è minimo perché non si danno suggerimenti. Sono le uniche domande possibili quando il fenomeno indagato non si conosce bene Sono utili nel trattare argomenti particolarmente delicati perché danno all’intervistato la possibilità di motivare i comportamenti e/o atteggiamenti che sarebbe restio a descrivere

16 Planung des Fragebogens: Erstellung
Formulierung der Fragen: offene Fragen Nachteile: hohe Kosten und lange Zeiten für die Kodierung* der Antworten hohes Fehlerrisiko bei der Registrierung der Antworten durch die Inverviewer Bedarf an geschultem Personal, damit es keine Verzerrung bei der Interpretation der Antworten gibt größerer Bearbeitungsaufwand für die Befragten die Qualität der gegebenen Antworten hängt vom kulturellen Niveau des Befragten ab * La codifica è l’operazione attraverso la quale si associa ad ogni risposta di una domanda un distinto codice numerico. L’utilità di tale procedura si trova nella semplificazione della registrazione informatica delle risposte. Per tutte le domande chiuse è possibile effettuare una codifica prima della somministrazione del questionario (questionario precodificato). Per le domande aperte la codifica è possibile sono successivamente alla raccolta dei dati ed alla classificazione delle risposte.

17 Planung des Fragebogens: Erstellung
Formulierung der Fragen: offene Fragen Wann verwenden: zur Fertigstellung des endgültigen Fragebogens bei Umfragen zu Meinungen, Verhaltensweisen und Begründungen wenn quantitative Antworten vorgesehen sind (Alter, Einkommen usw.) wenn die Antworten sehr unterschiedlich sind (Geburtsort, Erwerbstätigkeit usw.) Le domande aperte consentono di conoscere sia le diverse modalità delle variabili statistiche relative alle domande stesse, sia le frequenze associate alle modalità: utilizzarle nella fase preparatoria dell’indagine può essere utile per conoscere la natura del fenomeno oggetto di indagine e per capire quali risposte inserire per ciascuna domanda. Rappresentano pertanto un ottimo strumento per la messa a punto del questionario definitivo. inoltre, trovano larga applicazione nei sondaggi sugli atteggiamenti, le opinioni e le motivazioni perché danno la possibilità all’intervistato di esprimere più compiutamente il proprio punto di vista. quando si prevedono risposte quantitative (età, reddito, ecc). quando le risposte sono molto variegate (luogo di nascita, attività lavorativa, ecc). In questi ultimi due casi l’utilizzo di domande chiuse potrebbe comportare una grave perdita di informazioni.

18 Planung des Fragebogens: Erstellung
Formulierung der Fragen: geschlossene Fragen Vorteile: Verringerung des Zeitaufwands für die Kodierung, die direkt vor Ort erfolgt Verringerung der Kodierungsfehler und der Bearbeitungszeiten Verringerung der Übertragungsfehler der Interviewer helfen dem Gedächtnis auf die Sprünge machen es dem Befragten leichter Le domande chiuse o a risposta fissa predefinita prevedono delle alternative fisse di risposte; I vantaggi delle domande strutturate: riduzione tempi di codifica, che viene effettuata direttamente sul campo riduzione degli errori di codifica e dei tempi di elaborazione riduzione degli errori di trascrizione degli intervistatori che devono semplicemente barrare la casella indicata dal rispondente sollecitano la memoria, perché bisogna scegliere tra le modalità di risposta già precostituite, senza eccessivo sforzo di memoria; pertanto facilitano il rispondente

19 Planung des Fragebogens: Erstellung
Formulierung der Fragen: geschlossene Fragen Nachteile: wenn die Liste der Antwortmöglichkeiten lang ist, kann die Reihenfolge, in der die Antworten vorgelesen werden, die Befragten beeinflussen sie können dazu verleiten, wenig durchdachte Antworten auszuwählen, insbesondere wenn die Fragen Meinungen, Begründungen oder Verhaltensweisen betreffen die Liste der Antworten könnte nicht alle möglichen Fälle abdecken, was den Befragten dazu verleiten könnte, eine Notlösung als Antwort auszuwählen oder gar nicht zu antworten Gli svantaggi delle domande strutturate: Se la lista delle risposte è lunga, l’ordine con cui vengono lette le risposte può influenzare gli intervistati e produrre delle concentrazioni di risposte nelle prime o ultime opzioni che vengono più facilmente memorizzate Possono indurre a fare scelte non molto ragionate soprattutto quando le domande riguardano opinioni, motivazioni o atteggiamenti

20 Planung des Fragebogens: Erstellung
Formulierung der Fragen: halboffene Fragen Um die Vorteile der offenen und der geschlossenen Antworten zu nutzen: es wird eine Frage formuliert, die eine Reihe von bereits kodierten Antwortmöglichkeiten und eine letzte Antwortmöglichkeit mit der Option „Anderes (angeben)“ enthält Un modo per godere dei vantaggi di entrambe le tipologie di domande (aperte e chiuse) è quello di ricorrere ai quesiti a risposta mista o semiaperta: si formula la domanda che prevede un insieme di possibili risposte già codificate e poi un’ultima risposta con l’opzione «altro (specificare)» consentendo di raccogliere i casi rari, e in fase di preparazione, di analizzare le opzioni introdotte migliorando l’efficienza delle domande (ad esempio aggiungendo un’altra opzione di risposta predefinita se si nota che è alta la numerosità di coloro che hanno espresso una determinata risposta in «altro (specificare)»)

21 Planung des Fragebogens: Erstellung
Formulierung der Fragen: was fragen Makrotypologien der Fragen ermitteln: Strukturfragen Kontextfragen Zielfragen Il problema del «cosa domandare» può essere risolto individuando delle macro tipologie di domande. Un esempio è quello di suddividere le domande in: domande di struttura: in cui si individuano le caratteristiche di base dei rispondenti (Genere: maschio, femmina; Data di nascita; Stato civile; Luogo di nascita; Cittadinanza; ecc) domande di contesto: hanno l’obiettivo di costruire lo scenario in riferimento allo scopo della ricerca che si sta facendo domande di scopo: hanno l’obiettivo di rispondere agli obiettivi della ricerca

22 Planung des Fragebogens: dritte Phase
Prüfung des Fragebogens Pretest Alternativentest Piloterhebung La fase di verifica del questionario prevede una serie di controlli direttamente sul campo che servono a stabilire se il questionario è stato strutturato e redatto correttamente rispetto alle esigenze conoscitive dell’indagine sia alla comprensibilità da parte dell’intervistato. In particolare si hanno tre tipi di controllo: il pre-test: si somministra il questionario ad un piccolo campione di individui che sia il più vario possibile per livello culturale, età, ecc. allo scopo di garantire, nei limiti del possibile, che il questionario venga provato in diverse condizioni di difficoltà. Per questa verifica si utilizzano degli intervistatori ben istruiti che possano osservare le eventuali difficoltà e i problemi che si verificano nella compilazione del questionario. il test delle alternative: non è sempre necessario eseguire questa operazione. Si tratta di preparare coppie di versioni del questionario, che differiscono per un singolo aspetto (formulazione della domanda, sequenza delle domande, periodi di riferimento temporale proposti, ecc) e sottoporle a coppie di campioni simili per capire quale può essere l’effetto delle due diverse formulazioni, e scegliere la migliore. l’indagine pilota: è un indagine in piccolo che riproduce fedelmente tutte le fasi dell’indagine vera e propria. L’obiettivo è quello di verificare definitivamente il questionario, non solo in relazione alla sua struttura, ma anche alle modifiche via via effettuate.

23 Weiterführende Informationen…
Statistica per le scienze sociali. Dalla progettazione dell’indagine all’analisi dei dati. D. F. Iezzi Manuale di tecniche di indagine – 2 – Il questionario: progettazione, redazione e verifica.

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27 Erhebung Aspekte des täglichen Lebens - Istat

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29 Erhebung Aspekte des täglichen Lebens - Istat
Wird ein Instrument, um die Antwort nicht zu beeinflussen

30 …und jetzt… Gute Arbeit!
Rete per la promozione della cultura statistica Per ulteriori moduli didattici relativi alle scuole secondarie di secondo grado si prega di consultare anche la piattaforma Scuola di statistica – Lab (accessibile dal link


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